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Saremo solo Povere Cose? – Neoliberismo, sentimenti e laboratorio


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C’è un’onda di film usciti quest’anno in sala che dichiaratamente o meno perseguono la critica sociale, l’origine dei diritti, il femminismo e la questione politica più complicata e apatica allo stesso tempo.
Poor things, sia piaciuto o meno, al di là di fotografia e interpretazioni da premiare, apre secondo me interrogativi che vale la pena porsi.
Bella Baxter è un personaggio che persegue il suo personale viaggio alla scoperta di sé con fame e tenacia, prodotto di laboratorio, frutto della scienza e di uno scienziato che gioca ad essere Dio – nomen omen -, Bella cammina nel mondo con l’atteggiamento che non si vorrebbe mai perdere: l’utopia che l’essere umano possa evolvere, progredire, che il mondo insomma e la società che lo abita possa essere migliore. Le voci che la dissuadono sono quelle dei nostri conoscenti, degli autori che leggiamo e che spesso ci iniziano alla tentazione di lasciar perdere tutto; il cinismo ha il profumo di un silenzio senza più urla di sofferenza e dolore che camminano sulla propria pelle.
E’ esteticamente bello essere spettatore di Bella conquistare il suo piacere, liberarsi di relazioni sbagliate, avvicinarsi alla coscienza di voler diventare medico, ma un elemento di stonatura c’è.
Bella Baxter credeva nel libero arbitrio, nell’autodeterminazione sopra ogni cosa, Bella Baxter diventa sé stessa sopra ogni cosa: è tutto il resto che soccombe alla sua individualità. Amori, amicizie, cattivi da punire senza redenzione, son tutti lì intorno a lei come cose, bellissime, ma cose.
Il laboratorio diventa Dio, la persona diventa Dio, la presa di potere (fra le altre cose, Bella prende in casa il posto di Godwin) è fine ultimo di qualcosa (l’autodeterminazione, l’emancipazione da costrutti sociali e posizioni imposte) che era partita bene e con nobili ragioni, finisce male e non si sa se esserne soddisfatti in nome di un’indipendenza assoluta o rimanerne congelati per freddezza asettica. Il socialismo che cede al neoliberismo senza possibilità di salvezza o il neoliberismo che finge di avere impegni socialisti, o ancora tutto si sovrappone per annullarsi?
Molti nel panorama italiano hanno scritto totali elogi o totali stroncature, e forse è solo uno fra i tanti piccolo segnali di una radicalità su cui ragionare tutti.